Due lunghe stringhe di suono impro registrate nell’estate del 2019.
Il tutto piuttosto che il niente, pianoforte, oggetti, microfoni (a contatto e non), live electronics.
Un gioco rigoroso di inventiva sottrazione ed ampie risonanze, di trattenuti pieni che sfumano nel silenzio e di silenzi brulicanti di vita.
Un soffermarsi nei pressi di una contemporanea mutevole e mutante, che s’interroga in libertà sulle
possibilità future del suo essere, senza fasi ansiogene di mezzo. Che accarezza l’aurea di un
suono sul limite di un’impalpabilità feldmaniana e nel frattempo tratta/trasforma e ingloba materia. Preziosa opera documentale.
Marco Carcasi Katodik webzine

Guido Festinese, Alias Il Manifesto
